giovedì 10 settembre 2015

Una, nessuna, centomila mamme

Capita che una mattina ti alzi, vai allo specchio, e, superato lo shock causato da occhiaie, capelli a fungo, faccia da pugile suonato, tu decida di vederti
Eh già, perché c'è una bella differenza tra guardare e vedere veramente.
E quello che lo specchio ti riporta...beh, sono un milione e più di emozioni, sensazioni, stati d'animo.

C'è la mamma che tutte le mattine quando si alza ringrazia un papà, perché l'ha lasciata dormire un'oretta in più ed è andato lui da Trottolo, che apprezza particolarmente le sveglie all'alba. Perché prima delle sette di mattina la mia pazienza rasenta lo zero assoluto, e non sarei un buon modello educativo.

C'è la lavoratrice che arriva in ufficio col mal di stomaco ogni mattina, ma che alla fine dei conti ama il suo lavoro. E pare lo faccia pure bene.

C'è la mamma che quotidianamente combatte col senso di colpa e di inadeguatezza, perché lavorare full time è dura, e godersi il figlio solo poche ore ogni giorno lo è ancora di più.

C'è la donna che si ritaglia giusto un'oretta la settimana per fare ginnastica posturale. E non ci rinuncerebbe mai. Perché sa che è giusto così.

C'è la mamma che si commuove ogni volta che guarda quel musetto sorridente. Perché sì, mio figlio sorride sempre (capricci - tremendi - a parte).

C'è la moglie che sa di avere un super marito. E che si scopre ad amarlo ogni giorno di più. Alla faccia della crisi del settimo anno.

C'è una mamma che adora fare la mamma. E che, sotto sotto, nonostante i mille sensi di colpa, la paura di essere inadeguata, di non passare abbastanza tempo con il proprio bimbo e altre mille pare, quando si guarda allo specchio vede una donna, una moglie, una mamma, FELICE. 
E se alza lo sguardo sopra la spalla, vede un uomo e un bambino che le corrono incontro e la abbracciano sorridendole e augurandole il buongiorno. 

Con questo post partecipo all'iniziativa del mese delle StorMoms che dà il titolo a questo post.

Irene

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